Attualmente si tende a ritenere che ogni intensa emozione o difficoltà sperimentata, che non offre l'opportunità di essere risolta, possa rimanere radicata nell'inconscio come una questione aperta o come una ipoteca verso il futuro. La ricerca ha confermato, se c'erano dei dubbi, che gli stress intensi e persistenti e che i traumi non risolti, se non alleggeriti da soluzioni adeguate, fissano nel corpo in forma permanente modelli di tensione che minano la funzionalità del complesso del complesso sistema psiconeuroimmunoendocrinologico dell'essere umano. Questi vissuti, frutto dell'interazione con l'ambiente, esercitano un ruolo importante nella formazione e nel funzionamento dell'organismo del bambino, nella architettura e organizzazione del suo sistema nervoso e del suo comportamento. Gino Soldera In questo numero: La natura, la nutrice e la forza dell'amore B.H. Lipton Stress e prenatalità: fattori di rischio e necessità di prevenzione G. Soldera, S. Da Re Lo stress...