Quando pensiamo ad un bambino pensiamo alla sua esistenza a dopo e non a prima della nascita, trascuriamo così i nove mesi della vita prenatale che la scienza ritiene fondamentali per la futura esistenza. Ancora meno si considera il periodo che precede la gestazione, se non a fronte della sterilità o di una situazione di ipofertilità della coppia, quale ostacolo alla possibilità di avere un figlio. Si è ancora lontani dall'essere consapevoli del potere generativo dell'uomo e della donna e del valore determinante della fase del concepimento nel quale, grazie all'incontro dell'ovulo con lo spermatozoo, prende vita un nuovo essere umano con una propria identità psichica, come evidenziato nell'articolo La psiche del concepito, che con la sua unicità lo accompagnerà nel corso dell'esistenza. Gino Soldera In questo numero: A proposito dei bambini veri David Chamberlain La psiche del concepito: fonte di una nuova consapevolezza Gino Soldera La coscienza all'inizio della vita Wendy...