Il carattere della piccola impresa è costruttivamente pre-economico, sociale, antropologico. Più che un attore economico, essa è un testimone vivente del passato agrario e della mobilità sociale ascendente delle classi non agiate della società. Si fonda sulla persona e quindi sulla fiducia, sulla inesauribile flessibilità di cui persone e famiglie sono capaci pur tra mille errori. Non antitetica, ma complementare e sinergica rispetto al big business, nel nostro paese la piccola impresa è stata il veicolo dell'affermazione sociale delle classi subalterne, rappresentando un inesauribile serbatoio di imprenditorialità e forza creatrice. La sua crisi attuale è specchio della crisi di un intero sistema sociale prima che economico. Ma la piccola impresa italiana può risorgere, trasformata e rafforzata, a patto che il sistema sociale sappia sostenerla rifondando l'economia sulla persona e sulla famiglia.