Mangiare e camminare sono bisogni istintivi ai quali l'essere umano ha attribuito, lungo il corso della sua storia, significati culturali. Prima si è spostato per trovare cibo, dopo ha iniziato a cucinare. Le donne e gli uomini non si sono limitati a cacciare e raccogliere: hanno coltivato, scelto, riscaldato, cotto, conservato. La storia della civilizzazione, insomma, non è che la storia dell'appetito. Partendo dal rapporto tra cultura gastronomica e spostamento, Il Gusto di Camminare racconta il viaggio che le autrici hanno intrapreso risalendo la penisola dal Sud al Nord e percorrendo, perlopiù, il Sentiero Italia CAI. A piedi hanno raggiunto i luoghi di elezione di prodotti enogastronomici identitari come Marsala per il suo vino, Roma e la Carbonara, Amatrice e l'amatriciana, Mammola e il pesce stocco, Navelli con lo zafferano e, grazie a un certosino lavoro di ricerca, hanno intervistato cuochi, albergatori, agricoltori, pastori, escursionisti di lunga data e altri...