Dalle nebbie dell'epoca preistorica dell'antico Egitto è giunta in epoca storica, e posta in scrittura, l'eco dei rituali funerari. Un'eco codificata e sottoposta a logiche leggi di procedimenti atti a salvaguardare la parte intangibile del defunto nell'oscuro e misterioso viaggio oltre la soglia. Nelle piramidi della III, IV e V dinastia le pareti degli ambienti funerari non presentano scritture: ciò non toglie che le funzioni magico-religiose avevano luogo, ma oralmente. I rituali funerari prendono la prima forma nei cosiddetti Testi delle Piramidi iscritti sulle pareti delle funzioni sotterranee delle piramidi della fine della V dinastia e della VI presenti nella zona sacra di Saqqara a occidente del Nilo. Il prototipo di questi componimenti è fornito dai testi della piramide di Unas, ultimo re della V dinastia, un sovrano di cui si sa poco, ma diventato famoso nella cultura religiosa proprio per queste iscrizioni. Chi ha avuto la fortuna e il privilegio di visitare...