I contenuti intendono aiutare lo studente in difficoltà, con poca o nessuna stima delle proprie capacità o, peggio ancora, che non ha voglia di studiare, a raggiungere risultati almeno soddisfacenti, dimostrando che l'andar male a scuola non è uno "stile di vita" immodificabile. L'approccio illustrato nel testo si libera in particolare di un argomento da sempre associato ai fallimenti scolastici: la volontà, un termine che viene utilizzato soprattutto citandone la mancanza, per giustificare il "non fare" o per alimentare rimproveri e richiami. È quindi soprattutto un grosso alibi che legittima gli studenti a non impegnarsi. Attraverso discussioni e lezioni sdrammatizzanti sul concetto di volontà, l'autore presenta un corso di brevissima durata per migliorare il profitto scolastico degli alunni. Il metodo è stato sperimentato in scuole medie inferiori e superiori, in Istituti con ragazzi "difficili" e perfino in un carcere minorile. In molti alunni che hanno già seguito...