Il libro presenta la trascrizione del famoso discorso pronunciato dal capo indiano Seattle nel 1853 di fronte al nuovo governatore bianco dell'odierno Stato di Washington. Questi era stato nominato allo scopo di facilitare la colonizzazione della regione, e per fare ciò avrebbe dovuto deportare gli abitanti nativi così che non fossero d'ostacolo all'insediamento dei coloni bianchi. Al duro discorso del governatore replicò il capo Seattle che con tristezza frammista a sdegno pronunciò parole commoventi sulla sacralità della natura profanata dai bianchi e una fra le più potenti profezie mai uscite dalla bocca di un essere umano.