Malamente orecchiata, ricomposta dal pensiero occidentale per vacuità riempita da immaginari esotismi, l'alchimia taoista diventa spesso il crogiolo di un "sentito dire" volgarizzato e piamente digerito attraverso i centoni collazionanti della cultura prét a porter. Vero è che le ricerche moderne sul taoismo possono datarsi, come ricorda Schipper, soltanto dal 1926, quando l'unico esemplare del Canone Taoista completo, conservato a Pechino nel Tempio della Nuvola Bianca, venne riprodotto fotolitograficamente e fatto circolare, ma anche vero è che dai tempi di Matteo Ricci l'occidente prestò più agevole ascolto ai modelli di cultura confuciani proposti, nella loro dimensione normativa, come più assimilabili al cristianesimo e lontani da "bizzarre" prassi operative. Per altro, il lettore italiano ha avuto a disposizione, in questi ultimi anni, i testi tradotti di autori quali Granet, Maspero, Needham che superando la stretta categoria dei sinologi, hanno permesso di poter...