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Le difficoltà ad addormentarsi e i risvegli notturni dei bambini mettono a dura prova i genitori che vanno a dormire sempre più stanchi e sfiduciati nelle loro competenze chiedendosi quando si risveglierà il loro piccolo e quanto ci vorrà per rimetterlo a letto. Ad essi è dedicato questo libro nato dall'esperienza di una mamma di due bambini che, desiderosa di risolvere il proprio problema familiare ha cominciato a leggere tutti i libri in circolazione sul sonno e, nello stesso tempo, a cercare articoli pubblicati su riviste scientifiche che parlassero di "come", quanto e "dove" dormissero i bambini. I genitori impareranno a: conoscere la fisiologia del sonno riconoscere i condizionamenti culturali della società osservare i comportamenti del bambino costruire e applicare un proprio "programma di viaggio" insegnare al proprio figlio ad addormentarsi da solo anticipare (o posticipare) l'ora della nanna Conoscendo meglio le esigenze del bambino, bilanciando i bisogni dei... ...

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In questo libro l'autrice mostra come elaborare un percorso di "spannolinamento" in sintonia con il temperamento del proprio bambino. In tal modo, l'avventura verso l'autonomia dal pannolino può essere vissuta non solo come un percorso verso una "tappa dello sviluppo" ma anche come un momento di conoscenza ed arricchimento della relazione genitori-figli. I genitori impareranno a conoscere i vari approcci di educazione al vasino, osservare il temperamento del proprio bambino, proporre un approccio al vasino che rispetti l'unicità del carattere del proprio figlio, far fronte ad alcune fra le situazioni più comuni che possono presentarsi durante il percorso di educazione al vasino. Come per il cibo e per il sonno non possiamo (né dovremmo) forzare un bambino che non ha fame a mangiare o che non ha sonno a dormire, nel raggiungimento di questa importante tappa dovremo lasciare al bambino la libertà di decidere "da solo" se e quando utilizzare il vasino. Come genitori abbiamo però... ...

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Il pediatra Carlos González, autore del best seller " Besame Mucho", indica in questo libro regole chiare di comportamento tranquillizzando quelle madri che vivono il momento dell'allattamento e dello svezzamento come una questione personale, con angustia e sensi di colpa. La madre si prepara a dare da mangiare a suo figlio mentre lo distrae con un giocattolo. Lei prende un cucchiaio e lui, subito, predispone il suo piano strategico contro l'eccesso di cibo: la prima linea di difesa consiste nel chiudere la bocca e girare la testa. La madre preoccupata insiste con il cucchiaio. Il bambino si ritira allora nella seconda trincea: apre la bocca e lascia che gli mettano qualsiasi cosa, però non la inghiotte. I liquidi e i passati gocciolano spettacolarmente attraverso la fessura della sua bocca e la carne si trasforma in un'immensa palla. Questa situazione, più caratteristica di un campo di battaglia che di un'attività"idiana, illustra con umorismo la tesi centrale di questo... ...

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Anna De Santo e Maurizio Cusani, in modo semplice e attraverso casi concreti, si propongono di aiutare le mamme e i papà ad affrontare i problemi del linguaggio che si possono manifestare nei bambini nei primi cinque anni di vita. Il meccanismo di apprendimento del linguaggio, è molto sofisticato. Esso ha come presupposto la presenza dell'attività intellettiva, uditiva, visiva, motoria, deglutitoria, tattile, di attenzione e apprendimento e una famiglia capace di cogliere e riconoscere i segnali non verbali e verbali di serenità o disagio. Gli autori sottolineano in questo libro l'importanza di non drammatizzare, ma invece la necessità di stare all'erta e di agire in maniera precoce e mirata perché, solo intervenendo al momento giusto e indirizzandosi al professionista più adatto, i bambini potranno superare al meglio le varie difficoltà. ...

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L'idea che il proprio bambino possa non vedere bene è inevitabilmente fonte di preoccupazione e di molti interrogativi per i genitori. Quali sono i comportamenti che possono nascondere un difetto visivo? Portare gli occhiali troppo presto non impigrirà l'occhio? Quali caratteristiche deve avere un buon occhiale? E le lenti a contatto? A quale età si può cominciare a portarle? Che differenza c'è tra un oculista, un optometrista, un ottico e un ortottista e a chi bisogna rivolgersi? Che cos'è la ginnastica oculare? Sarà vero che con la giusta alimentazione la vista può migliorare? Un medico oculista che vanta una lunga esperienza con i bambini risponde a queste e a molte altre domande per aiutare i genitori a fare le scelte migliori per i propri figli secondo le differenti fasce d'età, dalla primissima infanzia all'adolescenza. ...

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Il mio bambino speciale è il memoir di una madre e di suo figlio. Jacob ha un quoziente intellettivo più elevato di quello di Einstein, una straordinaria memoria fotografica e ha imparato l'analisi matematica da solo in due settimane. A nove anni ha cominciato a elaborare un'originale teoria astrofisica che gli studiosi ritengono potrebbe un giorno metterlo in lizza per il premio Nobel e a dodici è diventato ricercatore in fisica quantistica. Ma la storia di Jake è ancor più straordinaria se si considera che, quando aveva poco più di due anni, i medici gli diagnosticarono l'autismo e dissero a sua madre Kristine che, da adulto, avrebbe potuto non essere nemmeno in grado di allacciarsi le scarpe. Mentre gli esperti cercavano di far emergere quelle capacità "standard" che lo avrebbero reso più simile a tutti gli altri, Jake non migliorava, scivolando sempre di più nel suo mondo fino al punto di smettere completamente di parlare. Kristine, in cuor suo, sapeva che qualcosa... ...

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Il Mio Bambino Va a Scuola analizza il mondo emozionale del bambino e tutti i cambiamenti che ne derivano con l'ingresso nella scuola, considerata come spazio di ascolto per i diritti del bambino. Questo libro è frutto del lavoro di due autori che già si sono cimentati con successo in testi di autoaiuto. Rosanna Mansueto Cristiano Zamprioli qui affrontano un problema che all'inizio di ogni anno scolastico genera angoscia nelle giovani mamme, spesso alle prese con il tenero primogenito, e senso di frustrazione nelle insegnanti. Senza contare la comprensibile sofferenza nel bambino che affronta l'esperienza dell'ingresso nella scuola materna. I primi due capitoli offrono riferimenti utili di psicologia dello sviluppo, con occhio particolare a Piaget, senza dubbio il maggiore studioso riconosciuto nel campo. Si affronta il tema basilare del distacco del bambino dalla madre, che ha come specchio il distacco della madre dal proprio bambino. I successivi due capitoli trattano il... ...

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Le autrici, assumendo di volta in volta il punto di vista del bambino o quello dei genitori, rispondono in un modo del tutto innovativo alle domande legate allo sviluppo nella prima infanzia. Tutto comincia con l'osservazione del piccolino che sarà incoraggiato a sviluppare la propria motricità con l'aiuto e la complicità dei genitori, nel gioco e nella condivisione di momenti fondamentali della vita"idiana. Incoraggiandolo in ogni fase della sua crescita, lasciandogli il tempo per assimilare e imparare secondo i suoi ritmi, il bambino svilupperà in modo facile e armonioso le sue abilità e acquisirà fiducia in se stesso. Il vostro bambino sarà felice e sereno! Tutti i genitori hanno a cuore il bene del loro bambino, ma come sapere di che cosa un piccolino ha veramente bisogno nel"idiano? I progressi del bambino giorno dopo giorno: Tante illustrazioni e i collegamenti con QR code a trenta video per capire velocemente quello di cui si sta parlando. Molte proposte... ...

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Il pianto è la prima 'parola' che il bambino ci rivolge, il primo dialogo che stabilisce con noi, ma anche l'unico modo che ha per esprimere bisogni e disagi. Le nostre risposte possono dargli la conferma che il suo pianto, ma anche il suo sorriso, i suoi gesti, le sue espressioni, significano qualcosa, stabiliscono un contatto e un legame con il mondo che lo circonda, dandogli fiducia in se stesso e negli altri perché i suoi sforzi di comunicare non sono vani. Ecco perché è così importante saper interpretare il linguaggio del pianto. Ma come capire tutto quello che con esasperante insistenza i suoi urli richiedono? Questo libro vuole offrire a tutti coloro che amano un bambino gli strumenti per capire ciò che dice, per distinguere i diversi tipi di pianto (da stanchezza, dolore, paura, fame, tensione, disagio fisico, sovrastimolazione, bisogno di vicinanza...) e quindi per intervenire in modo efficace e consolatorio. ...

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Questa guida pratica si propone come un valido aiuto per la rieducazione di cani rumorosi, invadenti, maledu cati e aggressivi, dà pratici consigli per comprendere le cause più comuni di un abbaiare troppo insistito e per prevenire comportamenti fastidiosi. Anche se non tutti i cani hanno l'abitudine di abbaiare troppo o a sproposito, può capitare che alcuni esemplari non abbaino solo per segnalare un pericolo o per rispondere al padrone, ma si agitino senza motivo apparente. Tale comportamento può rappresentare un problema: il cane può infatti essere motivo di fastidio per iPadroni stessi, disturbare i vicini, creare scompiglio e spaventare le persone intorno a lui. È quindi necessario che un buon padrone si informi e cerchi di risolvere il problema. ...

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Il Mio Bambino Sensibile

Partendo dalle origini dell'alta sensibilità, questo "Il Mio Bambino Sensibile" esplora il ruolo svolto dal temperamento, dall'ambiente familiare e dalle prime esperienze di vita del bambino, per poi spiegare nel dettaglio e attraverso un ricco quadro di testimonianze come supportarlo nel"idiano e nelle situazioni più difficili, quando incoraggiarlo a superare i propri limiti e quando invece rispettarli, offrendogli accoglienza e protezione. Accompagnare nella crescita un piccolo ipersensibile è una sfida impegnativa per i genitori - come per gli insegnanti e gli educatori - ma anche una straordinaria opportunità di conoscersi a fondo e di mettersi in gioco. Perché solo così l'adulto potrà risuonare insieme con il bambino e aiutarlo a trasformare una potenziale fragilità
in una risorsa su cui contare per la vita. Tutti i bambini sono sensibili. Lo sono per natura. Ma una bambina o un bambino altamente sensibile è come un germoglio raro e delicatissimo, che per...

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Partendo dalle origini dell'alta sensibilità, questo " Il Mio Bambino Sensibile" esplora il ruolo svolto dal temperamento, dall'ambiente familiare e dalle prime esperienze di vita del bambino, per poi spiegare nel dettaglio e attraverso un ricco quadro di testimonianze come supportarlo nel"idiano e nelle situazioni più difficili, quando incoraggiarlo a superare i propri limiti e quando invece rispettarli, offrendogli accoglienza e protezione. Accompagnare nella crescita un piccolo ipersensibile è una sfida impegnativa per i genitori
- come per gli insegnanti e gli educatori
- ma anche una straordinaria opportunità di conoscersi a fondo e di mettersi in gioco. Perché solo così l'adulto potrà risuonare insieme con il bambino e aiutarlo a trasformare una potenziale fragilità in una risorsa su cui contare per la vita. Tutti i bambini sono sensibili. Lo sono per natura. Ma una bambina o un bambino altamente sensibile è come un germoglio raro e delicatissimo, che per...

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