Partendo dalle origini dell'alta sensibilità, questo " Il Mio Bambino Sensibile" esplora il ruolo svolto dal temperamento, dall'ambiente familiare e dalle prime esperienze di vita del bambino, per poi spiegare nel dettaglio e attraverso un ricco quadro di testimonianze come supportarlo nel"idiano e nelle situazioni più difficili, quando incoraggiarlo a superare i propri limiti e quando invece rispettarli, offrendogli accoglienza e protezione. Accompagnare nella crescita un piccolo ipersensibile è una sfida impegnativa per i genitori
- come per gli insegnanti e gli educatori
- ma anche una straordinaria opportunità di conoscersi a fondo e di mettersi in gioco. Perché solo così l'adulto potrà risuonare insieme con il bambino e aiutarlo a trasformare una potenziale fragilità in una risorsa su cui contare per la vita. Tutti i bambini sono sensibili. Lo sono per natura. Ma una bambina o un bambino altamente sensibile è come un germoglio raro e delicatissimo, che per...

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Il mio bambino speciale è il memoir di una madre e di suo figlio. Jacob ha un quoziente intellettivo più elevato di quello di Einstein, una straordinaria memoria fotografica e ha imparato l'analisi matematica da solo in due settimane. A nove anni ha cominciato a elaborare un'originale teoria astrofisica che gli studiosi ritengono potrebbe un giorno metterlo in lizza per il premio Nobel e a dodici è diventato ricercatore in fisica quantistica. Ma la storia di Jake è ancor più straordinaria se si considera che, quando aveva poco più di due anni, i medici gli diagnosticarono l'autismo e dissero a sua madre Kristine che, da adulto, avrebbe potuto non essere nemmeno in grado di allacciarsi le scarpe. Mentre gli esperti cercavano di far emergere quelle capacità "standard" che lo avrebbero reso più simile a tutti gli altri, Jake non migliorava, scivolando sempre di più nel suo mondo fino al punto di smettere completamente di parlare. Kristine, in cuor suo, sapeva che qualcosa... ...

Il Mio Bambino Va a Scuola analizza il mondo emozionale del bambino e tutti i cambiamenti che ne derivano con l'ingresso nella scuola, considerata come spazio di ascolto per i diritti del bambino. Questo libro è frutto del lavoro di due autori che già si sono cimentati con successo in testi di autoaiuto. Rosanna Mansueto Cristiano Zamprioli qui affrontano un problema che all'inizio di ogni anno scolastico genera angoscia nelle giovani mamme, spesso alle prese con il tenero primogenito, e senso di frustrazione nelle insegnanti. Senza contare la comprensibile sofferenza nel bambino che affronta l'esperienza dell'ingresso nella scuola materna. I primi due capitoli offrono riferimenti utili di psicologia dello sviluppo, con occhio particolare a Piaget, senza dubbio il maggiore studioso riconosciuto nel campo. Si affronta il tema basilare del distacco del bambino dalla madre, che ha come specchio il distacco della madre dal proprio bambino. I successivi due capitoli trattano il... ...

Le autrici, assumendo di volta in volta il punto di vista del bambino o quello dei genitori, rispondono in un modo del tutto innovativo alle domande legate allo sviluppo nella prima infanzia. Tutto comincia con l'osservazione del piccolino che sarà incoraggiato a sviluppare la propria motricità con l'aiuto e la complicità dei genitori, nel gioco e nella condivisione di momenti fondamentali della vita"idiana. Incoraggiandolo in ogni fase della sua crescita, lasciandogli il tempo per assimilare e imparare secondo i suoi ritmi, il bambino svilupperà in modo facile e armonioso le sue abilità e acquisirà fiducia in se stesso. Il vostro bambino sarà felice e sereno! Tutti i genitori hanno a cuore il bene del loro bambino, ma come sapere di che cosa un piccolino ha veramente bisogno nel"idiano? I progressi del bambino giorno dopo giorno: Tante illustrazioni e i collegamenti con QR code a trenta video per capire velocemente quello di cui si sta parlando. Molte proposte... ...

Il pianto è la prima 'parola' che il bambino ci rivolge, il primo dialogo che stabilisce con noi, ma anche l'unico modo che ha per esprimere bisogni e disagi. Le nostre risposte possono dargli la conferma che il suo pianto, ma anche il suo sorriso, i suoi gesti, le sue espressioni, significano qualcosa, stabiliscono un contatto e un legame con il mondo che lo circonda, dandogli fiducia in se stesso e negli altri perché i suoi sforzi di comunicare non sono vani. Ecco perché è così importante saper interpretare il linguaggio del pianto. Ma come capire tutto quello che con esasperante insistenza i suoi urli richiedono? Questo libro vuole offrire a tutti coloro che amano un bambino gli strumenti per capire ciò che dice, per distinguere i diversi tipi di pianto (da stanchezza, dolore, paura, fame, tensione, disagio fisico, sovrastimolazione, bisogno di vicinanza...) e quindi per intervenire in modo efficace e consolatorio.   ...

Il mio cane non parla, ma io lo capisco lo stesso. A volte lui pensa di essere come me e io penso di essere come lui. Un inno all'amicizia tra un bambino e il suo cane: un rapporto di fiducia, complicità, fratellanza. Un amore incondizionato, che dura tutta la vita e oltre, quando un nuovo ciclo comincia, e il protagonista, ormai adulto, trasmetterà gli stessi valori alla sua bambina. Età di lettura consigliata: da 4 anni. ...

Il Mio Cane è Felice? è il libro di Joel Dehasse che aiuta a trovare le soluzioni per lottare contro la noia e l'inattività del vostro cane. Tutti i cani si annoiano. Va bene, forse esagero. Diciamo che l'80% dei cani di famiglia si annoia. Soltanto l'80%? Certamente di più, ma accontentiamoci dell'80%. Ciò significa che la maggioranza dei cani di famiglia soffre. Il loro bisogno d'attività non è soddisfatto. Come è possibile questo all'inizio del XXI secolo? C'è una risposta? Troveremo la risposta? Nel frattempo, cominciamo a vedere la realtà di milioni di cani: si annoiano, mancano d'attività. Forse pensate che i cani desiderino dormire sul sofà, mangiare una ciotola di crocchette e uscire a passeggio al guinzaglio per fare pipì tre volte al giorno per un quarto d'ora. Dimenticavo... e guardare la televisione. Probabilmente pensate: " Che bello non dover andar sempre di corsa, lavare i piatti e stirare. Che gioia deve essere non dover lavorare. Che felicità... ...

Un piccolo libro, pieno di humour, che racconta, con la grazia e la leggerezza dei migliori fumetti francesi, le stranezze e le astuzie dei "migliori amici dell'uomo". I disegni di Gilles Bonotaux e le didascalie di Hélène Lasserre prendono simpaticamente in gioco la goffaggine, l'indolenza, la generosità e gli altri tratti del loro "carattere". I cani riempiono le nostre vite con il loro affetto, la loro curiosità, la loro indefettibile fedeltà. Non sono come gli altri animali domestici, perché con i cani viviamo anche fuori delle nostre case, troviamo amici, scopriamo cose nuove. Lasserre e Bonotaux li "immortalano" nelle innumerevoli situazioni"idiane nelle quali ci sono vicini, a volte divertendoci, a volte facendoci arrabbiare, ma sempre lasciandoci dentro qualche cosa che difficilmente dimenticheremo. In fondo, dai cani abbiamo solo da imparare... ...

Il piccolo Emanuele e il suo cagnolino Dado, si osservano e ciascuno nota le strane abitudini dell'altro. Emanuele scopre che anche i cani fanno le puzzette, proprio come gli umani e si domanda perché tutti si danno tante arie? Dado si chiede: perché Emanuele non fa la pipì contro gli alberi e non marca il territorio? Possibile che non sappia proprio abbaiare contro gli intrusi? Età di lettura: da 5 anni. ...

«È impossibile per gli uomini capire qualcosa in questo niente che sfugge alle leggi che ci governano. E che, per noi
- fantasmi
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