Il racconto tragicomico di un agricoltore, per amore e per forza. Il Mestiere più antico del mondo è il resoconto di un invisibile naufragio, tra l'indifferenza della società metropolitana e l'impotenza degli agricoltori, divisi e rassegnati. Il declino inesorabile di una intera categoria, dimenticata a dispetto della retorica mediatica del vivere verde, del cibo naturale, del mito infondato della genuinità. E poi la rovina rappresentata dal mercato globale, la limitatezza e l'ottusità delle teorie economiche che, viste dal fondo di un campo coltivato, hanno l'attendibilità di un oroscopo. L' Italia è da sempre un grande paese agricolo. La sua è la storia dei valori e della civiltà di gente contadina, le cui imprese sono state cantate dai più grandi poeti e scrittori, e rimpiante da Pasolini. Questo libro è un racconto sentimentale, la vicenda tragicomica di un agricoltore, e la fallimentare impresa di chi prova a resistere tra l'indifferenza della società...