Quando paura e dolore, rabbia e piacere assumono forme disfunzionali o limitano le nostre prestazioni, Giorgio Nardone propone un approccio terapeutico di tipo strategico e orientato al cambiamento. Da sempre le dinamiche emotive sono state al centro dell'attenzione di artisti, filosofi e uomini di fede. Gli scienziati, dal canto loro, hanno troppo spesso coltivato l'illusione di un sapere puramente razionale e oggettivo, non contaminato da passioni e sentimenti, sulla base del mito che considera i processi cognitivi come «superiori» al mondo delle emozioni. Da una prospettiva costruttivista e strategica, l'autore intende sfatare questa visione, rifiutando qualunque biologismo che intenda ridurre le emozioni a pure reazioni elettro-chimiche, così come il tentativo di analizzarle con strumenti quantitativi e statistici o di «vederle» tramite le moderne tecnologie di neuroimaging utilizzate dalle neuroscienze. Lo studio delle emozioni, al contrario, è un'esplorazione della...