Secondo l'interpretazione ortodossa della meccanica quantistica, nessun fenomeno sarebbe tale se non viene prima osservato. A questa paradossale conclusione, nota con il nome di "effetto osservatore", o "problema della misura", Albert Einstein ribatteva, a giusto titolo, che la luna continuava a esistere indisturbata anche quando nessuno la guardava! Ma in che misura possiamo affermare che le nostre osservazioni sono in grado di creare la realtà? Ed è proprio vero che la meccanica quantistica sarebbe giunta alle stesse conclusioni di alcune filosofie mistico-religiose, che affermano che l'universo altro non sarebbe che un prodotto della coscienza?