In questo suo primo libro di poesie, Filippo Mitola riesce nell'intento di conciliare i due aspetti che caratterizzano la sua vita: lo sportivo, Campione di Karate (cintura nera 6° DAN) e il poeta. Così l'autore crea l'universo condiviso di questi due mondi all'apparenza così distanti del karate e della poesia. Ne nasce un viaggio, pensato per caso ma non casuale, maturato e meditato nel tempo. Amore, morte, gioia, tristezza, vita, suicidio e tutte le entità enormi e spesso incomprensibili con cui ci troviamo a fare i conti ogni giorno, si alternano nelle poesie di Motola, in una danza perenne di sentimenti ed emozioni.