Taronomia, dall'unione di Tarot e nòmos, a indicare quel complesso di principi e regole che disciplinano la pratica tarologica così come essa si esprime, in particolare, nel consulto tarologico. Se con il termine "tarologia" identifichiamo non lo studio in generale del Tarot, bensì una specifica finalità d'uso dello strumento, rivolta alla crescita e all'evoluzione personale, in contrapposizione alla cartomanzia, in cui l'utilizzo è volto alla previsione del futuro, con "taronomia" indichiamo propriamente le modalità con cui tale scopo viene perseguito. La pratica tarologica si nutre in pari misura di intuizione e razionalità: da un lato, i Tarocchi attivano aree del cervello che, di norma, vengono scarsamente sollecitate, ciò che determina quell'effetto "magico" che qualcuno vorrebbe ascrivere al mazzo di carte, quando non a presunte e indimostrabili capacità sovrannaturali di chi interpreta gli Arcani; dall'altro, essi costituiscono un...