Bologna è sempre stata considerata uno dei maggiori centri italiani per la fabbricazione delle carte da gioco, e in particolare dei Tarocchi. Questa produzione raggiunse la massima diffusione proprio nel corso del XVIII secolo. Prendere in mano questi Tarocchi è come fare un tuffo nel passato, in un intricato microcosmo formato da fabbricanti, cartai, operai e soprattutto giocatori. I Tarocchi, così come si giocavano a Bologna, erano chiamati Tarocchini, ed erano mazzi di sole 62 carte. È interessante vedere, sempre dai documenti dell'epoca, come nella prima metà del Settecento a Bologna un mazzo di Tarocchini venisse venduto per nove soldi. A livello tecnico, i mazzi di Tarocchi generalmente destinati al gioco nelle osterie erano parte della produzione più grossolana, assieme ai mazzi per "tresette" (40 carte) e per "picchetto" (32 carte). Solo a Bologna, tuttavia, si ripiegava il piccolo orlo della coperta e lo si incollava sul davanti, procedura che rendeva le...