Pulire è prendersi cura di sé e del mondo. Un gesto che fonde mente, corpo e spirito. La Via del Buddha non si fonda soltanto su saggezza, religione e filosofia. I modi per praticarla sono molteplici: soji
- letteralmente «fare le pulizie»
- è, secondo Matsumoto, quello più efficace e alla portata di tutti, senza limitazioni di età, sesso, ceto o cultura. In realtà la parola soji nasconde un significato più profondo e sostanziale. Che vi siano impegnati manager o studenti, monaci o insegnanti, soji è sempre espressione della cura esercitata sull'ambiente che ci circonda, sugli altri e, dunque, su noi stessi. In quest'ottica, l'atto del pulire diventa una disciplina che allontana il caos e rende limpida la mente. Non a caso, in Giappone i monaci dedicano più tempo alle pulizie che ad altre attività del tempio, e questa pratica si è rivelata efficace nel trattamento di stress, ansia e depressione. Certo, usare la scopa non basta. Per trasformare l'atto...