Dalla presentazione: " Andar per erbe sì, ma con qualche cognizione botanica quindi, il che ci impedirà di commettere errori di riconoscimento, talvolta anche gravi. Le andremo a raccogliere in prati lontani dalle strade, dai campi coltivati, dove l'uso del diserbo, dei concimi chimici, il taglio sistematico del cotica erboso hanno ridotto la flora a pochissimi esemplari. Cercheremo i prati naturali di montagna, quelli che ad ogni fiorir di specie si riempiono di macchie colorate: il giallo del tarassaco, il rosso dell'acetosa, il bianco-rosato dell'achillea, il giallo dei ranuncoli, il blu delle genziane. Le passeggiate in compagnia di un amico diventeranno una caccia al tesoro, un modo di risvegliare la nostra curiosità, un primo passo per stare meglio, per dimenticare gli affanni, assaporando i profumi, osservando il via vai degli insetti indaffarati, ascoltando le spighe delle graminacee ondeggiare nel vento. Sarà anche un ritornare bambini, riconoscendo gli "schioppettini"...