Due biografie simmetriche che si mescolano e si intersecano mettendo a confronto il truculento mondo di Camacho con gli ideali di Mario, giovane scrittore, in un variopinto e irresistibile caleidoscopio. Pedro Camacho, detto il « Balzac creolo», è uno strano e fecondissimo inventore di trame melodrammatiche e truculente per un programma feuilleton di Radio Lima. Tutti in città attendono con impazienza le «puntate» della sua fantasia, fatte di arresti misteriosi, morti segrete, incesti, sangue e passioni. In parallelo scorre la storia di Mario
- pallidamente autobiografica, come il nome del protagonista lascia intendere
- giovane aspirante scrittore attratto da questa curiosa macchina dell'immaginario. Ma anche lui ha la sua storia complicata da raccontarci: s'innamora, quasi con platonica indifferenza, d'una zia vedova e più matura, che finirà per sposare, prima di trasferirsi in Europa e affermarsi come scrittore. Saggio critico e traduzione di Angelo Morino.