Le notizie tramandateci su Fand ad-Dm ' Attar, uno dei più celebri poeti mistici persiani, sono scarse e incerte. Visse tra il 1100 e il 1200, in un'epoca in cui il Sufismo era assai praticato e i problemi della metafisica erano oggetto di attiva speculazione. Per un certo tempo esercitò probabilmente la professione di farmacista (' Attàr significa infatti « il venditore di droghe ») e, per quanto si sappia ben poco della sua educazione, ebbe sicuramente una conoscenza profonda della musica, dell'astronomia, della medicina e delle teorie delle scuole dell'epoca. Tra le numerose opere che gli vengono attribuite, Il verbo degli uccelli, di cui è accertata l'autenticità, è la più celebre. Costruita secondo un'articolata struttura dialogica che rielabora epistole filosofiche di vari autori antichi (Avicenna, Al-Ghàzàli), l'opera, più che un poema narrativo in senso stretto, è un libro sapienziale dove l'allegoria del viaggio degli uccelli lascia trasparire e a volte emergere...