Nelle operazioni alchemiche un fattore fondamentale è il fuoco che deve essere adoperato nella decoctio dei componenti della Pietra. Scrive Frate Elia nello Speculimi alchimìae: " Sappiate con assoluta certezza che tutto il regime risiede nel fuoco e nel vaso... tutta la perfezione consiste nel regime del fuoco, e lì si trova tutto l'arcano". Il regime del fuoco è descritto nei testi con aggettivi quali "lieve", medio o "forte", ma questi termini possono non essere sufficienti all'operatore per stabilire la giusta dose di calore da dare al recipiente in cui avviene la preparazione delle sostanze: questo breve trattato attribuito a Frate Elia nel codice qui trascritto, Il magisterio della pietra filosofica, spiega invece in modo preciso come debbano essere fatti i "fuochi", di carbone o di legna, da adoperare in rapporto alle diverse fasi dell' Opera, dalla iniziale putrefactio della materia fino alla preparazione del lapis rubeus e alla sua multiplicado.