L'idea di Guénon, in questo volume del 1925, è che Dante Alighieri sia stato membro di un ordine iniziatico e che, scrivendo la Divina Commedia, abbia voluto lasciare ai lettori della sua opera un messaggio dottrinale nascosto nei versi. Il poema, infatti, è ricco di parallelismi massonici ed ermetici e come tale potrebbe essere letto e capito solo dagli iniziati. Le tre cantiche della Divina Commedia rappresentano quindi un percorso iniziatico: l' Inferno rappresenta il mondo profano; il Purgatorio illustra le prove iniziatiche e il Paradiso rappresenta l'illuminazione. Il libro appare qui nella traduzione e curatela di Arturo Reghini uno dei principali esoteristi italiani.