Presentiamo la prima traduzione italiana del Discorso di risveglio alla fede, un'opera fondamentale per la storia dell'umanità comparsa in Cina alla metà del VI secolo. Tutte le scuole di buddismo dell' Asia Orientale hanno stabilito un profondo legame con quest'opera: il Discorso offre una via d'accesso all'aspetto più elusivo della conoscenza salvifica e una rappresentazione straordinariamente accurata e profonda del funzionamento della mente che arriva fino al punto di incontro tra universale e personale. Il missionario battista Timothy Richard, che per primo ne curò la traduzione in una lingua occidentale, ne rimase talmente affascinato da ritenere di trovarsi davanti a «uno dei più importanti libri del mondo [...] dopo la Bibbia, il Corano, i Classici Confuciani e i Veda». Richard era convinto della valenza universale di quest'opera: « Questo libro è brahmanico e buddhista, indiano e occidentale. È profondamente filosofico, ricorda fortemente Hegel e Berkeley...».