Ricordi che gettano sugli anni della giovinezza una luce di malinconica vanità o di inquietante presagio; fuggevoli incontri che rimangono impressi "come un che di struggente e d'improbabile: di lunare"; corteggiamenti che altro non sono se non convulsioni d'infelicità e solitudine, matrimoni ridotti a "secchi schianti di disprezzo" e l'intollerabile vuoto lasciato dal disamore; fantasie che prendono improvvisamente corpo diffondendo un odore di morte, inspiegabili visioni notturne di un volto umano librato contro un angolo della stanza e la falla sempre in agguato nel tessuto delle apparenze; esistenze che si trascinano per mera forza di volontà o per assurda scommessa come a un tavolo di chemin de fere il vano tentativo di contrastare il tempo che "reclama con ansia ed angoscia accadimenti"; l'impossibilità di trovare il chiarimento che cerchiamo e la volontà di morte "quale unica possibile dignità, in fondo a ciascun uomo". Sono i motivi fascinosi e allarmanti che subito ci...