Io sono Carlo Alberto Salustri, nacqui a Roma il 26 ottobre 871, a Roma morii, il 21 dicembre 1950. Anagrammai il mio cognome e divenni Trilussa: era mia intenzione non confondermi con altre parentele. Fui sempre un originale e la mia personalità doveva distinguersi anche nel mio nome. Ero Trilussa, lo divenni per tutti e lo sono ancora. Così inizia il diario intimo e personale del "poeta de Roma", una vera e propria autobiografia in cui egli mette a nudo la propria anima e racconta non soltanto fatti, particolari e azioni della sua vita, ma anche i motivi e gli scopi che li ispirarono. Pagine dense di vita realmente vissuta e di sentimenti genuini, sia pure visti attraverso una lieve distorsione romanzesca, che tuttavia mai prevale sulla sostanza e sulla realtà dei fatti. Questo libro è stato dettato medianicamente dallo stesso Trilussa negli anni Ottanta del Novecento a un'anziana quasi cieca, Fernanza Leuzzi De Marco, una trasteverina doc con un passato da soprano lirico...