Leo Frobenius dedicò parecchi anni, all'inizio del Novecento, a spedizioni antropologiche e archeologiche nei luoghi più vari dell' Africa, dal Fezzan al Capo, dal Sudan al deserto del Kalahari, e ne riportò preziosi reperti, oggetti di culto e della vita"idiana, nonché le prime riproduzioni di ignote pitture rupestri. Ma altrettanto prezioso fu il tesoro di storie che raccolse dalla viva voce di narratori locali e poi pubblicò nei dodici volumi di Atlantis, inesauribile miniera di miti, fiabe e leggende. L'opera in cui tutte queste esperienze e scoperte si presentarono in una sorta di summa fu tuttavia la Storia della civiltà africana, apparsa nel 1933. Opera imponente, audace nel suo impianto teorico per la visione diffusionista dei Kulturkreise
- che oggi torna a essere dibattuta -, questa Storia è anzitutto il tentativo affascinante di delineare la morfologia di un continente, tentativo che rimane unico nel suo genere. Come pure è altamente peculiare...