Sono i primi giorni di febbraio 2020. In Italia si comincia a parlare di una misteriosa malattia, molto contagiosa, proveniente dalla Cina. Il suo nome è " Coronavirus", ma pare non ci sia troppo da preoccuparsi. Le reazioni iniziali sono di tiepida noncuranza. Sembra che l'unica accortezza dovuta sia quella di evitare discriminazioni verso la comunità cinese. Il Paese non sa ancora che sta per cambiare un'epoca. Ci sarà un prima e un dopo Covid-19, proprio come c'è stato un prima e un dopo 11 settembre 2001. Ben presto il morbo cinese fagocita tutte le altre notizie e si trasforma in un incubo. Gli italiani finiscono agli "arresti domiciliari", sia pure a intermittenza: prima con la scusa del lockdown, poi con quella delle zone rosse, quindi con le regole di distanziamento e di quarantena, infine con l'esilio dai luoghi di lavoro o di socialità per i reprobi riottosi al vaccino. Per due anni l' Italia viene letteralmente "sequestrata" non tanto dal virus in sé, quanto...