Grillot de Givry propone ed «offre», poiché il termine è in questo caso corretto e mediato dalla sua capacità, il valore ermeneutico del senso di ogni meditazione. Il suo rapporto col mondo vuole che la meditazione si travesta di stoffe alchemiche. Un modo come un altro per seguire la via della spiritualità. È la logica intima e complessa dello Atkanor che si desume per interne ma anche esterne ed estreme contemplazioni. La purezza del proprio « Io» informa il corpo della sua caduca presenza. La preghiera meditante di Grillot de Givry ce lo ricorda. Al di là dell'interesse puramente e formalmente esoterico Le grand oeuvre, pubblicato all'inizio del '900, è il testamento spirituale di un uomo che dedicò gran parte della sua vita all'esoterismo e alla sua pregnante iconologia. Le dodici meditazioni de Le grand oeuvre, legate al cosmico dramma dell'ultima cena per volontaria numerologia, si descrivono come storia cosmologica dell'« Io». Si tratta di un'«operetta» ritmica, . ..