Nel Vangelo secondo Luca si legge che Gesù insegnò la preghiera ai suoi apostoli che gli chiedevano un modo per pregare correttamente, così come aveva fatto Giovanni Battista con i suoi discepoli. Nel vangelo di Matteo la preghiera viene insegnata all'interno del Discorso della montagna, quello delle beatitudini. La traduzione di questa preghiera, importante perché insegnata direttamente dal Cristo, è stata sottoposta a molte analisi per coglierne l'esattezza. Se non inducas in tentationem è stato poi interpretato come non esporci alla tentazione, o grandi discussioni sono sorte se liberas nos a maio significhi liberaci dal male o dal maligno, la frase che più è stata controversa è quel pane"idiano. Per la precisione nel testo di Luca cera scritto"idiano, che S. Girolamo tradusse in cotidianum, mentre in Matteo il termine era epiousion (a sua volta tradotto dall aramaico, la lingua di Gesù, che voleva dire il pane del domani, del futuro). Il termine greco...