Questo libro racconta la storia di Roberto Zanda e ci fa riscoprire una verità ignorata da molti di noi: che la vita va amata oltre ogni misura. All'inizio del 2018 ha suscitato molto clamore l'incredibile storia di Roberto Zanda. Ultramaratoneta sardo sessantenne, Zanda, conosciuto come « Massiccione» per la sua tempra, è impegnato nella Yukon Arctic Ultra, una corsa di 480 chilometri tra le nevi canadesi, conosciuta come una delle gare più dure al mondo per le temperature assurde da affrontare: fino a 50 gradi sotto zero. Già le premesse sono folli, ma qualcosa nell'organizzazione va storto, Zanda, secondo in classifica, si perde e prima che venga soccorso passano ben quattordici ore in cui rischia la morte per ipotermia. Sopravvive da solo, camminando a mani e piedi nudi per una notte e un giorno fino alla salvezza. Ma al rientro in Italia dovranno amputargli le gambe, la mano destra e metà della sinistra. Quella di Massiccione, però, non è solo la storia di un...