Durante l' Alto Medioevo (dal 476 all'anno 1000 circa) i tanti monasteri disseminati lungo le grandi vie di pellegrinaggio verso la Terra Santa si dedicarono anche all'assistenza dei pellegrini ammalati. Una profonda conoscenza delle proprietà curative delle erbe, maturata dall'esperienza e dalla lettura dei testi scritti nell'antichità, diventò un efficace strumento per conseguire la guarigione. Nasce così, dentro le mura del monastero, l'orto dei semplici e l'armarium pigmentariorum, il primo per la coltivazione delle erte medicinali e il secondo per la loro conservazione nel tempo, il monaco addetto, perfetto conoscitore del mondo vegetale, si incamminava ogni giorno, con una cesta sotto il traccio, verso l'orto dei semplici o la campagna circostante alla ricerca di erte e radici. Poi in un latoratorio colmo di alambicchi e mortai essiccava e conservava le piante officinali, preparava medicamenti, infusi e misture. Dalla medicina monastica ci sono state...