Religione, filosofie, letteratura: la civiltà dell' India è un insieme indivisibile e per accostarla occorre passare in rassegna, contestualmente, tutti e tre gli aspetti. I maestri
- guru
- dell' India antica e classica, infatti, espongono teorie raffinatissime, ma si occupano anche dei doveri dei governanti, di come fare una buona carriera e di sesso; teatro e novelle mostrano santoni e donne irreprensibili, ma pure farabutti, adultere, streghe e gli dèi, cui piace interagire con le vicende terrene (per misericordia o per semplice diletto); le epiche mantengono il proprio smalto e sono oggi tradotte anche in film e serial televisivi; l' India delle caste è la stessa che, nella vasta produzione poetica, sbeffeggia le gerarchie, perché l'importante è vivere di passione e d'amore; pratiche di severo auto-aggiogamento (yoga) convivono con tecniche spregiudicate (tantrismo) e con dottrine i cui seguaci perseguono la pace spirituale abbandonando per sempre
- soli
- il mondo...