Esiste una forma di conoscenza, tanto trascurata dalla teoria quanto"idianamente praticata: è il cosiddetto "colpo d'occhio", cioè quella prima idea che ci facciamo di qualcuno o di qualcosa, e che ci spinge per esempio a fidarci della persona appena incontrata, o a stabilire se un ambiente è pericoloso o meno. Tale attività di "cognizione rapida", spesso efficace, soprattutto nei momenti di emergenza, ha però un lato oscuro. La fretta e i pregiudizi, infatti, possono indurre ad associazioni fittizie (per esempio altezza e capacità manageriale). Due secondi ci bastano per capire se quella che abbiamo incontrato è la persona giusta per noi. E per due secondi
- un "blink", un batter d'occhi
- sono sufficienti per decidere se vogliamo leggere un libro oppure no, se assumeremo il candidato che stiamo intervistando, se compreremo la casa in cui siamo appena entrati. In due secondi il miglior venditore d'auto del New Jersey decide che tattica usare con il nuovo cliente. In due...