E' il diario di un una donna qualunque con un'esistenza ordinaria, dietro e sotto la quale si agita un'antica inquietudine. Tale inquietudine viene interpretata sul lettino di uno psicoanalista lacaniano. Però alla fine dell'analisi la donna non può dirsi guarita, ma alle complicazioni della sua psiche si aggiungono le forzature di un linguaggio che, pur nel chiarire, non può racchiudere il senso della sua esistenza. Lo stesso Freud ha parlato del mondo femminile come di un'enigma che non si lascia interpretare e la rigidezza formale e strutturale del pensiero lacaniano non consente di esprimere l'esuberanza di una dimensione sempre nuova, quella di una donna che avverte dentro di sé un'anima in perenne movimento. Sottesa è la ricerca di un'idea di libertà dai vincoli del passato e la proiezione in un futuro di benessere in cui l'unico farmaco è l'amore, che come un balsamo ristora l'anima di Giulia.