È un viaggio intimo nel nostro profondo abisso dell'anima, quando la vita ci mostra il vero volto del gelido inverno. La nostra coscienza ci conduce fino ai confini di quel giardino "che un giorno lontano l'abbiamo perduto". Lì attraverso l'immagine di un vecchio specchio parleremo con lei con le nostre maschere, quella del bene e quella del male. Ritorneremo con il peso dei nostri peccati o la leggerezza delle nostre virtù a incontrare "il nostro bambino." Ormai da troppo tempo dimenticato. Se abbiamo l'amore e la gioia di incontrarlo lui diventerà il nostro compagno di viaggio. E da quel momento può iniziare quel dialogo intimo tra noi che siamo già vecchi nel mondo e lui che ha il volto della nostra innocenza. In questo libro Giorgio Aliberti rivive gli avvenimenti storici della sua vita. La sua coscienza come in uno specchio gli mostra il lato buono e cattivo dell'animo umano. L'anima come un fanciullo lo accompagna lungo il sentiero delle sue gioie e...