Mai come ora il mondo è stato così instabile e fragile nella sua "materialità". Per quanto si cerchi di farlo durare, appare sempre più realistico che non potrà resistere tanto a lungo. Le molte cose a cui ci aggrappiamo sembrano sempre più effimere, il tempo utilizzato nello sforzo di realizzare sogni e speranze appare sprecato e il disincanto accompagna i continui tentativi tesi a dare concretezza a qualcosa di oltremodo volubile, di "mercuriale". Come dice Osho: « Noi cerchiamo di fermare ciò che per sua natura non può fermarsi, cerchiamo di trattenere ciò che deve continuare a fluire, ciò che deve necessariamente continuare a muoversi, perché il movimento costituisce la sua natura intrinseca. Stiamo cercando di afferrare qualcosa che per sua natura non può essere afferrato; inseguiamo il mondo come chi cerca di prendere in mano il mercurio, che invece si diffonde ovunque». Da questa comprensione iniziale Osho suggerisce un viaggio che è interiore, qualcosa...