Pubblicato nel 1924, questo testo, famoso per le implicazioni che doveva avere nella teoria dell'inconscio, segna il distacco di Rank dalla società psicoanalitica viennese e dall'ortodossia freudiana. Il "trauma della nascita", e cioè il trauma che il bambino subisce al momento del distacco dal ventre materno, rappresenta per Rank la sola esperienza reale decisiva, talmente decisiva da determinare l'intero futuro psichico dell'individuo. Il significato della sessualità e i conflitti psichici sono dunque spiegabili alla luce di questo evento a cui vanno ricollegati nevrosi, psicosi, perversioni, nonché i miti, i riti e le manifestazioni religiose ed estetiche. Una tale elaborazione teorica si spinge al di là dell' Edipo e della prospettiva filogenetica. È comprensibile, pertanto, che l'opera di Rank, benché Freud all'inizio l'avesse accolta in maniera tutt'altro che sfavorevole (si tratta
- aveva commentato
- del più importante progresso dalla scoperta della...