« Scrivo non per i miei ma per le estreme generazioni future, per voi esseri umani che verrete... ». Così parlava Enoch, il settimo della discendenza di Adamo che, dopo una vita durata 365 anni, salì al Ciclo ancora vivente. Dalla notte dei tempi egli ha indicato all'umanità una strada luminosa da percorrere. Enoch risale alle cause del male e grandi sono le sue sofferenze per la malvagità umana e le sue esortazioni a coltivare il bene e la saggezza. Tutti i suoi scritti, che sono riportati affiancati dall'interpretazione di Pincherle, furono ritrovati e raccolti nel tempo precedente la nascita di Cristo. I testi principali a noi pervenuti dei Libri di Enoch sono tre e, a seconda delle lingue che ce li hanno tramandati, prendono il nome di etiopico, slavo ed ebraico. Questi scritti, non riconosciuti dalla Chiesa e ignorati dal Vecchio Testamento, oggi sono pubblicati in tutto il mondo. Oltre a darci una chiara panoramica della straordinaria civiltà che in quei tempi fioriva...