Sono qui per ricordare, per testimoniare, per parlare dal margine, dalla resistenza: non da vittima che attende riscatto, non di un dolore che pretende risarcimento, senza invidia della "normalità" ma da una posizione che
- non nascondendo, nè abbandonando la fragilità, la precarietà, la sofferenza, la contraddizione, il paradosso
- sceglie gioiosamente, qui ed ora, questo spazio scomodo e lo feconda, eleggendolo a luogo di autencità, creatività, bellezza e possibilità.