Oggi più che mai il nostro dibattito pubblico sembra ostaggio di intemperanze assortite, che oscurano come violente macchie di colore il disegno argomentativo di fondo. Ma se anche fosse meno sguaiato, sarebbe pur sempre teatro di una scontro tra discorsi che vogliono persuadere, dove gli errori di ragionamento tendono insidiosi agguati, sviando sia chi vi incappa sia i destinatari. Con gli strumenti dell'analisi logico-pragmatica Paola Cantù orchestra una irresistibile «caccia alle fallacie», a cui non scampa nessuno, giornalisti, politici, comici, professori, opinionisti. Non per il gusto di cogliere in fallo personaggi di spicco, o allo scopo di prendere partito per questa o quella tesi; piuttosto per addentrarci a individuare il punto di cedimento nascosto di qualsiasi argomentazione, comprese le nostre. Tutti ricorriamo infatti, in modo inconsapevole o strategico, a generalizzazioni indebite, premesse ambigue, false analogie, paradossi: vere e proprie violazioni delle...